Guidebook for Rivisondoli

Davide
Guidebook for Rivisondoli

Food Scene

PASSIONE, RICERCA, EQUILIBRIO 3 STELLE MICHELIN DI CRISTINA E NIKO ROMITO. Cristina e Niko Romito hanno creato qui un luogo in cui la raffinatezza del servizio e l'eleganza sobria degli ambienti si bilanciano con la creatività' dei piatti. Qui i due fratelli ci accompagnano con discrezione in un "viaggio emozionale" alla ricerca delle nostre radici culturali, della nostra identità' comune. Al Reale c'e' un lavoro continuo sulla materia prima, distillando gli alimenti e le preparazioni, che ci riporta all'essenzialità' del cibo e dal territorio a cui e' legato. L' equilibrio dei colori, delle forme, dei sapori e delle sensazioni che scaturiscono dai piatti rappresenta nella sua completezza lo spirito di Cristina e Niko, parti insieme di un gioco di equilibrio degli opposti e di virtuose compensazioni. ALTAMENTE CONSIGLIATO!!! http://www.ristorantereale.it/
Ristorante Reale
Contrada Piana Santa Liberata
PASSIONE, RICERCA, EQUILIBRIO 3 STELLE MICHELIN DI CRISTINA E NIKO ROMITO. Cristina e Niko Romito hanno creato qui un luogo in cui la raffinatezza del servizio e l'eleganza sobria degli ambienti si bilanciano con la creatività' dei piatti. Qui i due fratelli ci accompagnano con discrezione in un "viaggio emozionale" alla ricerca delle nostre radici culturali, della nostra identità' comune. Al Reale c'e' un lavoro continuo sulla materia prima, distillando gli alimenti e le preparazioni, che ci riporta all'essenzialità' del cibo e dal territorio a cui e' legato. L' equilibrio dei colori, delle forme, dei sapori e delle sensazioni che scaturiscono dai piatti rappresenta nella sua completezza lo spirito di Cristina e Niko, parti insieme di un gioco di equilibrio degli opposti e di virtuose compensazioni. ALTAMENTE CONSIGLIATO!!! http://www.ristorantereale.it/

Everything Else

La stazione sciistica di Roccaraso si articola attorno ai Monti di Roccaraso, sottogruppo del massiccio del Monte Greco (2283 m), al Piano Aremogna e a Pizzalto, collegata direttamente agli impianti di Rivisondoli-Monte Pratello (2012 m), cuore della più vasta area sciistica dell'Italia centromeridionale, il comprensorio Alto Sangro, comprendente in tutto 160 km di piste da discesa e 36 impianti di risalita. La prima gara di sci si tenne nel 1910 e il primo impianto di risalita fu la slittovia del Monte Zurrone costruita nel 1936. Annualmente si svolgono numerosissime gare anche di livello internazionale. Nel marzo 2005 Roccaraso ha ospitato le finali maschili e femminili della Coppa europea. Nel 2012 ha ospitato i Campionati Mondiali juniores. I concorrenti, in rappresentanza di decine di nazioni di tutti e cinque i continenti, si sono contesi gli ambiti allori della vittoria. Solo undici squadre però hanno potuto assaporare la gioia di salire sul podio. In particolare, la Norvegia ha dominato le gare conquistando ben 4 ori, 3 argenti e 1 bronzo. L'Italia si è dovuta accontentare di una medaglia d'argento ottenuta nel Team Event, il Parallelo a squadre disputato sulla Gran pista di Pizzalto, dove i colori azzurri erano rappresentati da Alex Zingerle, Giordano Ronci e Pichler.
28 Recomendado por los habitantes de la zona
Aremogna
28 Recomendado por los habitantes de la zona
La stazione sciistica di Roccaraso si articola attorno ai Monti di Roccaraso, sottogruppo del massiccio del Monte Greco (2283 m), al Piano Aremogna e a Pizzalto, collegata direttamente agli impianti di Rivisondoli-Monte Pratello (2012 m), cuore della più vasta area sciistica dell'Italia centromeridionale, il comprensorio Alto Sangro, comprendente in tutto 160 km di piste da discesa e 36 impianti di risalita. La prima gara di sci si tenne nel 1910 e il primo impianto di risalita fu la slittovia del Monte Zurrone costruita nel 1936. Annualmente si svolgono numerosissime gare anche di livello internazionale. Nel marzo 2005 Roccaraso ha ospitato le finali maschili e femminili della Coppa europea. Nel 2012 ha ospitato i Campionati Mondiali juniores. I concorrenti, in rappresentanza di decine di nazioni di tutti e cinque i continenti, si sono contesi gli ambiti allori della vittoria. Solo undici squadre però hanno potuto assaporare la gioia di salire sul podio. In particolare, la Norvegia ha dominato le gare conquistando ben 4 ori, 3 argenti e 1 bronzo. L'Italia si è dovuta accontentare di una medaglia d'argento ottenuta nel Team Event, il Parallelo a squadre disputato sulla Gran pista di Pizzalto, dove i colori azzurri erano rappresentati da Alex Zingerle, Giordano Ronci e Pichler.

Parks & Nature

Imponente faggeto che si è conservato sino a giorni nostri pur essendo vicino a vie di transito, tra la Valle Peligna e la Val di Sangro, percorse già in epoca preromana; probabilmente foresta sacra dedicata a Giove, in periodo medievale fu caratterizzato dal culto di Sant’Antonio e in seguito tutelato dallo Stato come “bellezza naturale”. Dove si trova: Nei pressi di Pescocostanzo e si raggiunge dalla Stazione di Palena, oppure salendo da Cansano. Curiosità: Il bosco, che vegeta a una quota media di 1300 m., si presenta come una fustaia di faggio, ma vi crescono anche aceri, perastri e cerri, con esemplari monumentali che raggiungono i 6 metri di circonferenza. Informazioni e visita: Centro informazioni del Parco di Pescocostanzo Leggi di più: Il Bosco di Sant’Antonio si trova in località “La Difesa” di Pescocostanzo, toponimo che indica un’area forestale dov’era impedito il taglio alberi ed il pascolo degli ovini: in pratica un bosco simile ai pascoli alberati della penisola iberica, denominati dehesas, la cui funzione principale era quella di dare ombra al bestiame che frequentava i pascoli circostanti. Nel bosco è segnalata la rarissima orchidea Epipactis purpurata, tra gli arbusti ci sono il ribes uva-spina e il ribes multifloro, mentre è la fauna è presente anche il raro picchio dorsobianco. PERFETTO DALLA PRIMAVERA ALL'ESTATE PER PASSEGGIATE A CAVALLO IN UN BOSCO INCANTATO.
21 Recomendado por los habitantes de la zona
Bosco di Sant'Antonio
21 Recomendado por los habitantes de la zona
Imponente faggeto che si è conservato sino a giorni nostri pur essendo vicino a vie di transito, tra la Valle Peligna e la Val di Sangro, percorse già in epoca preromana; probabilmente foresta sacra dedicata a Giove, in periodo medievale fu caratterizzato dal culto di Sant’Antonio e in seguito tutelato dallo Stato come “bellezza naturale”. Dove si trova: Nei pressi di Pescocostanzo e si raggiunge dalla Stazione di Palena, oppure salendo da Cansano. Curiosità: Il bosco, che vegeta a una quota media di 1300 m., si presenta come una fustaia di faggio, ma vi crescono anche aceri, perastri e cerri, con esemplari monumentali che raggiungono i 6 metri di circonferenza. Informazioni e visita: Centro informazioni del Parco di Pescocostanzo Leggi di più: Il Bosco di Sant’Antonio si trova in località “La Difesa” di Pescocostanzo, toponimo che indica un’area forestale dov’era impedito il taglio alberi ed il pascolo degli ovini: in pratica un bosco simile ai pascoli alberati della penisola iberica, denominati dehesas, la cui funzione principale era quella di dare ombra al bestiame che frequentava i pascoli circostanti. Nel bosco è segnalata la rarissima orchidea Epipactis purpurata, tra gli arbusti ci sono il ribes uva-spina e il ribes multifloro, mentre è la fauna è presente anche il raro picchio dorsobianco. PERFETTO DALLA PRIMAVERA ALL'ESTATE PER PASSEGGIATE A CAVALLO IN UN BOSCO INCANTATO.
La fauna dei Parco offre esempi di eccezionale valore, con specie che da sole potrebbero giustificare l'esistenza dell'area protetta Dopo anni di intolleranza e persecuzioni, essa è oggi difesa nella sua totalità, grazie all'opera, sia educativa che di tutela, svolta dall'Ente Parco negli ultimi anni. Per i visitatori non è facile avvistare gli animali, perché questi sono per lo più sfuggenti, elusivi e circospetti, forse a ricordo della negativa esperienza con l'uomo. Tuttavia in alcune stagioni dell'anno e in particolari circostanze (tranquillità, silenzio e rispetto dell'ambiente), è possibile osservare anche gli animali più spettacolari e rappresentativi del Parco, come il camoscio d'Abruzzo, l'orso bruno marsicano, il lupo, il cervo e l'aquila reale. Oggi il Parco ospita una grande varietà di animali che un tempo occupavano un areale assai più esteso nell'Appennino: 60 specie di mammiferi, 300 di uccelli, 40 di rettili, anfibi e pesci, e moltissime specie di insetti, comprendenti importanti endemismi.
123 Recomendado por los habitantes de la zona
National Park of Abruzzo
123 Recomendado por los habitantes de la zona
La fauna dei Parco offre esempi di eccezionale valore, con specie che da sole potrebbero giustificare l'esistenza dell'area protetta Dopo anni di intolleranza e persecuzioni, essa è oggi difesa nella sua totalità, grazie all'opera, sia educativa che di tutela, svolta dall'Ente Parco negli ultimi anni. Per i visitatori non è facile avvistare gli animali, perché questi sono per lo più sfuggenti, elusivi e circospetti, forse a ricordo della negativa esperienza con l'uomo. Tuttavia in alcune stagioni dell'anno e in particolari circostanze (tranquillità, silenzio e rispetto dell'ambiente), è possibile osservare anche gli animali più spettacolari e rappresentativi del Parco, come il camoscio d'Abruzzo, l'orso bruno marsicano, il lupo, il cervo e l'aquila reale. Oggi il Parco ospita una grande varietà di animali che un tempo occupavano un areale assai più esteso nell'Appennino: 60 specie di mammiferi, 300 di uccelli, 40 di rettili, anfibi e pesci, e moltissime specie di insetti, comprendenti importanti endemismi.

Entertainment & Activities

Il Presepe Vivente ha una lunga tradizione ed è una delle manifestazioni più note e rinomate in campo internazionale del nostro comprensorio. Nella convinzione che, proprio perciò, costituisca il volano per lo sviluppo turistico locale, come Amministratori attenti alle sorti del nostro Comune, puntiamo molto su questa Sacra rappresentazione, che cerchiamo ogni anno di rendere unica e irripetibile. Essa è, dunque, particolarmente importante per la nostra comunità; e per me ha un significato ancora più particolare: anch'io nel 1966 ho avuto l'onore di interpretare il ruolo del Bambinello per poi contribuire a conservarla in vita, prendendovi sempre parte come comparsa e indossando per dieci volte gli abiti regali di uno dei Re Magi. Né sono le sole ragioni per cui mi sento legatissimo a questo evento che è la storia del nostro paese, il paese in cui sono nato e cresciuto e che amo al di sopra di ogni altro. Nell'intento di recuperarne la patina e lo splendore delle edizioni migliori, abbiamo deciso di cambiare le scene e di ampliarle, di invitare a Rivisondoli illustri personaggi della politica e del mondo dello spettacolo; e devo dire che sono molto soddisfatto del lavoro che siamo stati in grado di svolgere e delle novità apportate in queste ultime edizioni. Non solo i notiziari di ambito locale, quanto pure i maggiori e più diffusi quotidiani e perfino la Rai hanno dimostrato un crescente interesse per la manifestazione. DA NON PERDERE.
Il Presepe Vivente
Il Presepe Vivente ha una lunga tradizione ed è una delle manifestazioni più note e rinomate in campo internazionale del nostro comprensorio. Nella convinzione che, proprio perciò, costituisca il volano per lo sviluppo turistico locale, come Amministratori attenti alle sorti del nostro Comune, puntiamo molto su questa Sacra rappresentazione, che cerchiamo ogni anno di rendere unica e irripetibile. Essa è, dunque, particolarmente importante per la nostra comunità; e per me ha un significato ancora più particolare: anch'io nel 1966 ho avuto l'onore di interpretare il ruolo del Bambinello per poi contribuire a conservarla in vita, prendendovi sempre parte come comparsa e indossando per dieci volte gli abiti regali di uno dei Re Magi. Né sono le sole ragioni per cui mi sento legatissimo a questo evento che è la storia del nostro paese, il paese in cui sono nato e cresciuto e che amo al di sopra di ogni altro. Nell'intento di recuperarne la patina e lo splendore delle edizioni migliori, abbiamo deciso di cambiare le scene e di ampliarle, di invitare a Rivisondoli illustri personaggi della politica e del mondo dello spettacolo; e devo dire che sono molto soddisfatto del lavoro che siamo stati in grado di svolgere e delle novità apportate in queste ultime edizioni. Non solo i notiziari di ambito locale, quanto pure i maggiori e più diffusi quotidiani e perfino la Rai hanno dimostrato un crescente interesse per la manifestazione. DA NON PERDERE.
Un'oasi di relax e di pace, incastonata in un angolo naturale, lo stabilimento termale "Terme Alte" di Rivisondoli offre trattamenti estetici e terapeutici (Inalazione e Aerosol) che sfruttano le proprietà benefiche dell' Acqua termale e del Fango in essa contenuto. La boutique del Centro termale propone in vendita prodotti per il viso, per il corpo e per la detersione, ricavati dalla stessa Acqua. Tutte le cabine trattamenti presentano giochi di luce e musica e sono dotate di docce termali per permettere di bagnarsi con acqua termale dopo trattamenti e massaggi. Nella SPA termale, denominata "Percorso Acqua", si trovano docce termali, docce emozionali, sauna, bagno turco, una vasca con acqua termale e una sala relax dalla quale si gode di una spettacolare vista sull'altopiano antistante. Un'attenta regia della diffusione di luci, fragranze e musiche, arrichisce il centro termale, concepito non solo per assolvere alle "canoniche" richieste di trattamenti medici ed estetici, ma anche per trasformarsi di giorno e di notte in un luogo di ritrovo, di incontro, in cui prendere l'aperitivo, pranzare o cenare. Per l'accesso al "Percorso Acqua" e per i trattamenti o massaggi è necessaria la prenotazione telefonica ai numeri +39 3391167848 o +39 3391167847. Non è necessaria la prenotazione per le sedute di inalazione e aerosol. Non si accettano prenotazioni via email.
8 Recomendado por los habitantes de la zona
Terme Alte di Rivisondoli
8 Recomendado por los habitantes de la zona
Un'oasi di relax e di pace, incastonata in un angolo naturale, lo stabilimento termale "Terme Alte" di Rivisondoli offre trattamenti estetici e terapeutici (Inalazione e Aerosol) che sfruttano le proprietà benefiche dell' Acqua termale e del Fango in essa contenuto. La boutique del Centro termale propone in vendita prodotti per il viso, per il corpo e per la detersione, ricavati dalla stessa Acqua. Tutte le cabine trattamenti presentano giochi di luce e musica e sono dotate di docce termali per permettere di bagnarsi con acqua termale dopo trattamenti e massaggi. Nella SPA termale, denominata "Percorso Acqua", si trovano docce termali, docce emozionali, sauna, bagno turco, una vasca con acqua termale e una sala relax dalla quale si gode di una spettacolare vista sull'altopiano antistante. Un'attenta regia della diffusione di luci, fragranze e musiche, arrichisce il centro termale, concepito non solo per assolvere alle "canoniche" richieste di trattamenti medici ed estetici, ma anche per trasformarsi di giorno e di notte in un luogo di ritrovo, di incontro, in cui prendere l'aperitivo, pranzare o cenare. Per l'accesso al "Percorso Acqua" e per i trattamenti o massaggi è necessaria la prenotazione telefonica ai numeri +39 3391167848 o +39 3391167847. Non è necessaria la prenotazione per le sedute di inalazione e aerosol. Non si accettano prenotazioni via email.
Simone Troiano maestro di sci e di golf ha un negozio sulla strada principale di Rivisondoli (viale Elena) di nome CRI-CRI. Vende abbigliamento sportivo estivo ed invernale per tutte l'eta'. Il Cri Cri Golf è un campo pratica aggregato dal 2000. Il periodo di apertura del Cri Cri Golf è dal 15 di giugno al 15 settembre di ogni anno, le attrezzature messe a disposizione per i giocatori sono: Un Driving Range o campo pratica con 12 postazioni, la possibilità di giocare da terra o dal tappetino e di effettuare tiri con ferri per le lunghe distanze (400 metri), un Putting green con 9 buche numerate, un Bunker per allenarsi ed imparare a giocare la palla dalla sabbia, un pitching green, un campo di 3 buche par 27 per una distanza complessiva di 370 metri, un ostacolo d'acqua frontale, uno laterale e due bunker (effettuando 3 giri si completa un ingresso in campo di 9 buche), una vasta gamma di ferri e legni da uomo, donna e bambino da poter scegliere per praticare o per giocare in campo, carrelli per trasportare le sacche da golf lungo il percorso del campo, uno spazio dove poter incontrare e fare nuove conoscenze e un area per chi vuol rimanere a prendere un pò di sole sulla sdraio. Le Golf Clinic: In diversi periodi della stagione si propongono pacchetti straordinari con albergo e golf, con durate di 6 giorni e seguite da più maestri professionisti. CHIEDERE DI SIMONE. http://www.cricrisport.it
Cri Cri
73 Viale Regina Elena
Simone Troiano maestro di sci e di golf ha un negozio sulla strada principale di Rivisondoli (viale Elena) di nome CRI-CRI. Vende abbigliamento sportivo estivo ed invernale per tutte l'eta'. Il Cri Cri Golf è un campo pratica aggregato dal 2000. Il periodo di apertura del Cri Cri Golf è dal 15 di giugno al 15 settembre di ogni anno, le attrezzature messe a disposizione per i giocatori sono: Un Driving Range o campo pratica con 12 postazioni, la possibilità di giocare da terra o dal tappetino e di effettuare tiri con ferri per le lunghe distanze (400 metri), un Putting green con 9 buche numerate, un Bunker per allenarsi ed imparare a giocare la palla dalla sabbia, un pitching green, un campo di 3 buche par 27 per una distanza complessiva di 370 metri, un ostacolo d'acqua frontale, uno laterale e due bunker (effettuando 3 giri si completa un ingresso in campo di 9 buche), una vasta gamma di ferri e legni da uomo, donna e bambino da poter scegliere per praticare o per giocare in campo, carrelli per trasportare le sacche da golf lungo il percorso del campo, uno spazio dove poter incontrare e fare nuove conoscenze e un area per chi vuol rimanere a prendere un pò di sole sulla sdraio. Le Golf Clinic: In diversi periodi della stagione si propongono pacchetti straordinari con albergo e golf, con durate di 6 giorni e seguite da più maestri professionisti. CHIEDERE DI SIMONE. http://www.cricrisport.it
PAGE INFO Address Via J.F. Kennedy, 67036 Rivisondoli Hours No hours available Short description Scuola Italiana Sci Impressum Amore per lo sport Long description Segreteria 342.6779145 Direttore 333.4582515 Sede: via f. J. Kennedy 2, Rivisondoli (AQ) e-mail scuolasciprogettoneve@gmail.com Phone number +39 342 677 9145 Website http://www.scuolasciprogettoneve.it CHIEDERE DI SIMONE TROIANO
Scuola Italiana Sci Montepratello Rivisondoli
snc Via Monte Pratello
PAGE INFO Address Via J.F. Kennedy, 67036 Rivisondoli Hours No hours available Short description Scuola Italiana Sci Impressum Amore per lo sport Long description Segreteria 342.6779145 Direttore 333.4582515 Sede: via f. J. Kennedy 2, Rivisondoli (AQ) e-mail scuolasciprogettoneve@gmail.com Phone number +39 342 677 9145 Website http://www.scuolasciprogettoneve.it CHIEDERE DI SIMONE TROIANO

Sightseeing

La presenza dell'uomo durante la preistoria è dimostrata da strumenti litici ritrovati nel territorio comunale e da tratti di mura poligonali (oggi non più visibili) che furono rinvenute in località Serra Castellaccio. Non sono stati ritrovati reperti che possano attestare la presenza di un abitato in età romana. La prima citazione storica di esso risale solo al 724 ed è rappresentata da un cenno contenuto nel Diploma di Grimoaldo II duca di Benevento, che fa riferimento a un Rigu Sundulum. Tra la fine dell'XI secolo e l'inizio del XII, il paese andò acquistando la tipica fisionomia di borgo arrampicato, praticamente avvinghiato alla roccia, centrale rispetto alle aree coltivabili ed alle zone adibite a pascolo che tornavano ad essere decisive per l'economia ed il progresso sociale del luogo, il quale, finita l'epoca delle invasioni, cominciava di nuovo a fiorire grazie alla ripresa della transumanza. Il nucleo del borgo arroccato che sempre di più si sviluppò dal '300 in poi è ancora oggi evidente e presenta una struttura urbana raccolta, con edifici che s'affacciano su un sistema viario reticolare originario, fatto di stradine a scalinate che assecondano perfettamente il ritmo del pendio, e provvisto di un particolare tipo di cinta muraria (case a schiera). Nacque in quel periodo la primitiva ed ormai scomparsa chiesa parrocchiale di Santa Maria a Fonte o dell'Ospedale. Essa si ergeva di fianco all'albero della fonte, un olmo altresì non più esistente, che si riteneva prova dell'origine longobarda del comune, ed alla piccola ma monumentale fontana che oggi è l'unica superstite vestigia dell'antica parrocchia. La storia del paese continuò più o meno tranquilla durante i secoli fino agli albori del '700, in cui si consolidò anche l'Università, di tipo feudale (baronia), che appartenne ai Cantelmo di Popoli fino all'estinzione di questa grande famiglia. Il feudo venne poi alienato dagli eredi in via femminile di Giuseppe, l'ultimo dei Cantelmo, passando per lungo tempo da un "padrone" all'altro: prima ad Antonio Marchesano, poi a Pompeo Scala e da questi a Tarquinio Rosato che lo alienò a Fabrizio Mellucci originario di Capua il quale dopo averla acquistata nel 1623 per 18.000 ducati fu costretto a svenderlo ai Sardi di Sulmona, che governarono Rivisondoli fino all'epoca napoleonica. La tranquilla vita del piccolo centro venne però turbata dai terremoti del 1703 e del 1706, che determinarono il crollo della gran parte delle costruzioni; nonostante ciò la popolazione non si perse d'animo e ricostruì il paese dalle fondamenta, dimostrando una determinazione che si manifestò anche dopo il rovinoso incendio del 1792 ed il catastrofico terremoto del 1915. Un altro stravolgimento di non lievi proporzioni fu l'abolizione del regime feudale, che contribuì a liberare ulteriormente le forze produttive e l'intraprendenza della popolazione e a far virare l'economia della pastorizia transumante a quella della pastorizia stanziale, che favorì la nascita di un ceto di contadini e pastori agiati. Tra la fine dell'800 e l'inizio del '900 cominciò un'altra fase ancora, con l'inserimento sulla linea ferroviaria Sulmona-Isernia e l'arrivo di Re Vittorio Emanuele e della sua famiglia, che nel 1913 furono ospitati nell'elegante edificio ottocentesco dell'Albergo degli Appennini, attualmente conosciuto come Residenza Reale. La venuta dei reali contribuì a fare diventare Rivisondoli una delle più note stazioni sciistiche e favorì l'arrivo di sempre maggiori quote di turisti ed appassionati della montagna.
20 Recomendado por los habitantes de la zona
Rivisondoli
20 Recomendado por los habitantes de la zona
La presenza dell'uomo durante la preistoria è dimostrata da strumenti litici ritrovati nel territorio comunale e da tratti di mura poligonali (oggi non più visibili) che furono rinvenute in località Serra Castellaccio. Non sono stati ritrovati reperti che possano attestare la presenza di un abitato in età romana. La prima citazione storica di esso risale solo al 724 ed è rappresentata da un cenno contenuto nel Diploma di Grimoaldo II duca di Benevento, che fa riferimento a un Rigu Sundulum. Tra la fine dell'XI secolo e l'inizio del XII, il paese andò acquistando la tipica fisionomia di borgo arrampicato, praticamente avvinghiato alla roccia, centrale rispetto alle aree coltivabili ed alle zone adibite a pascolo che tornavano ad essere decisive per l'economia ed il progresso sociale del luogo, il quale, finita l'epoca delle invasioni, cominciava di nuovo a fiorire grazie alla ripresa della transumanza. Il nucleo del borgo arroccato che sempre di più si sviluppò dal '300 in poi è ancora oggi evidente e presenta una struttura urbana raccolta, con edifici che s'affacciano su un sistema viario reticolare originario, fatto di stradine a scalinate che assecondano perfettamente il ritmo del pendio, e provvisto di un particolare tipo di cinta muraria (case a schiera). Nacque in quel periodo la primitiva ed ormai scomparsa chiesa parrocchiale di Santa Maria a Fonte o dell'Ospedale. Essa si ergeva di fianco all'albero della fonte, un olmo altresì non più esistente, che si riteneva prova dell'origine longobarda del comune, ed alla piccola ma monumentale fontana che oggi è l'unica superstite vestigia dell'antica parrocchia. La storia del paese continuò più o meno tranquilla durante i secoli fino agli albori del '700, in cui si consolidò anche l'Università, di tipo feudale (baronia), che appartenne ai Cantelmo di Popoli fino all'estinzione di questa grande famiglia. Il feudo venne poi alienato dagli eredi in via femminile di Giuseppe, l'ultimo dei Cantelmo, passando per lungo tempo da un "padrone" all'altro: prima ad Antonio Marchesano, poi a Pompeo Scala e da questi a Tarquinio Rosato che lo alienò a Fabrizio Mellucci originario di Capua il quale dopo averla acquistata nel 1623 per 18.000 ducati fu costretto a svenderlo ai Sardi di Sulmona, che governarono Rivisondoli fino all'epoca napoleonica. La tranquilla vita del piccolo centro venne però turbata dai terremoti del 1703 e del 1706, che determinarono il crollo della gran parte delle costruzioni; nonostante ciò la popolazione non si perse d'animo e ricostruì il paese dalle fondamenta, dimostrando una determinazione che si manifestò anche dopo il rovinoso incendio del 1792 ed il catastrofico terremoto del 1915. Un altro stravolgimento di non lievi proporzioni fu l'abolizione del regime feudale, che contribuì a liberare ulteriormente le forze produttive e l'intraprendenza della popolazione e a far virare l'economia della pastorizia transumante a quella della pastorizia stanziale, che favorì la nascita di un ceto di contadini e pastori agiati. Tra la fine dell'800 e l'inizio del '900 cominciò un'altra fase ancora, con l'inserimento sulla linea ferroviaria Sulmona-Isernia e l'arrivo di Re Vittorio Emanuele e della sua famiglia, che nel 1913 furono ospitati nell'elegante edificio ottocentesco dell'Albergo degli Appennini, attualmente conosciuto come Residenza Reale. La venuta dei reali contribuì a fare diventare Rivisondoli una delle più note stazioni sciistiche e favorì l'arrivo di sempre maggiori quote di turisti ed appassionati della montagna.
Pescocostanzo è un comune italiano di 1.118 abitanti in provincia dell'Aquila in Abruzzo. Considerato uno dei borghi storici d'Abruzzo, è sede di un'omonima stazione sciistica che è di proprietà e gestita da un'azienda privata. Il comune è membro del Club "I borghi più belli d'Italia", per le sue bellezze storiche ed artistiche ed il suo intatto contesto urbanistico medievale. Tra le attività economiche più tradizionali, diffuse e rinomate vi sono quelle artigianali, come la tessitura finalizzata alla realizzazione di tappeti, arazzi e coperte caratterizzati da temi geometrici e vegetali, oppure come l'arte del merletto, del tombolo e quella orafa. Importanti sono anche le produzioni di mobili rustici e le lavorazioni del ferro battuto.
57 Recomendado por los habitantes de la zona
Pescocostanzo
57 Recomendado por los habitantes de la zona
Pescocostanzo è un comune italiano di 1.118 abitanti in provincia dell'Aquila in Abruzzo. Considerato uno dei borghi storici d'Abruzzo, è sede di un'omonima stazione sciistica che è di proprietà e gestita da un'azienda privata. Il comune è membro del Club "I borghi più belli d'Italia", per le sue bellezze storiche ed artistiche ed il suo intatto contesto urbanistico medievale. Tra le attività economiche più tradizionali, diffuse e rinomate vi sono quelle artigianali, come la tessitura finalizzata alla realizzazione di tappeti, arazzi e coperte caratterizzati da temi geometrici e vegetali, oppure come l'arte del merletto, del tombolo e quella orafa. Importanti sono anche le produzioni di mobili rustici e le lavorazioni del ferro battuto.

Drinks & Nightlife

Roccaraso ha ospitato la partenza della quindicesima tappa del Giro d'Italia 1980, da Roccaraso a Teramo e l'arrivo della settima tappa (Rieti - Roccaraso) del Giro d'Italia 1987. Nel 2008 ha ospitato la tappa da Vasto a Pescocostanzo e nello stesso anno sono stati aperti tracciati da downhill, freeride e cross country in località Pizzalto. A partire dal 2010 verranno preparati tracciati anche in località Aremogna e Monte Pratello. Il 12 maggio 2016 sul Piano Aremogna, si è chiusa la 6ª tappa del Giro d'Italia 2016 (Ponte-Roccaraso), vinta dal belga Tim Wellens, corridore del team Lotto Soudals. Al palaghiaccio "G. Bolino" di Roccaraso si sono svolti i Campionati Italiani di pattinaggio artistico a rotelle categorie juniores e seniores dal 13 luglio al 16 luglio 2006. Anche il 2007, precisamente nel periodo che va dal 13 al 22 luglio, vede il Comune di Roccaraso, sempre con il suo Pala ghiaccio "G. Bolino", ospitare i Campionati Italiani di pattinaggio artistico a rotelle categorie jeunesse, juniores e seniores.
48 Recomendado por los habitantes de la zona
Roccaraso
48 Recomendado por los habitantes de la zona
Roccaraso ha ospitato la partenza della quindicesima tappa del Giro d'Italia 1980, da Roccaraso a Teramo e l'arrivo della settima tappa (Rieti - Roccaraso) del Giro d'Italia 1987. Nel 2008 ha ospitato la tappa da Vasto a Pescocostanzo e nello stesso anno sono stati aperti tracciati da downhill, freeride e cross country in località Pizzalto. A partire dal 2010 verranno preparati tracciati anche in località Aremogna e Monte Pratello. Il 12 maggio 2016 sul Piano Aremogna, si è chiusa la 6ª tappa del Giro d'Italia 2016 (Ponte-Roccaraso), vinta dal belga Tim Wellens, corridore del team Lotto Soudals. Al palaghiaccio "G. Bolino" di Roccaraso si sono svolti i Campionati Italiani di pattinaggio artistico a rotelle categorie juniores e seniores dal 13 luglio al 16 luglio 2006. Anche il 2007, precisamente nel periodo che va dal 13 al 22 luglio, vede il Comune di Roccaraso, sempre con il suo Pala ghiaccio "G. Bolino", ospitare i Campionati Italiani di pattinaggio artistico a rotelle categorie jeunesse, juniores e seniores.